US ACLI: ASSOCIAZIONI IN RETE. CON LO SPORT PROTAGONISTI DEI CAMBIAMENTI.

Sabato 23 gennaio 2021, si è tenuto il XVI Congresso Provinciale dell’US Acli di Verona tramite piattaforma Zoom per decidere l’evoluzione e il ruolo dell’Unione Sportiva Acli di Verona di domani. È stato certamente un congresso tutt’altro che ordinario rispetto a tutti quelli che l’US Acli ha celebrato precedentemente, ma non per questo meno importante.

Giuseppe Biasi, presidente uscente, è stato rieletto all’unanimità Presidente Provinciale dell’US acli Verona. Ad affiancarlo nella conduzione dell’Unione Sportiva, anch’essi eletti all’unanimità, saranno: Zantedeschi Cristina, Tronconi Valentina, Ferrari Federica, Garibbo Monica, Pellegrino Saverio, Acquasaliente Lorena, Santacà Paolo, Danese Gino, Previero Sara, Carmagnani Francesco e Padovani Alessandro.
Tra le varie autorità invitate ad intervenire al congresso stesso è stato Don Martino Signoretto, Vicario Episcopale per la Cultura della Diocesi di Verona. Oggi riportiamo le devote parole del suo intervento.

«Vi ringrazio per questo invito e vi porto un saluto dalla curia, in particolare a Italo Sandrini e a Giuseppe Biasi, che si è adoperato in modo incredibile e ha individuato una strada e un metodo, da cui trarre molto per la sfida che l’US Acli si è posta: “Con lo Sport protagonisti del cambiamento”.

Vengo da una call che sta procedendo e a cui fra poco devo tornare. Penso che il tema di questa call sia grande importanza e interesse anche per l’US Acli: si tratta del progetto “ROMEA Strata”, incentrato sul discorso del CAMMINO LENTO che lega molte città europee in un pellegrinaggio che si innesta nella Francigena a Fucecchio. La strada e il cammino sono luogo di sintesi, perché luogo di incontro e di sana contaminazione tra i diversi.

Provo in sintesi a individuare questi elementi per esprimere il mio punto di vista sul lavoro che l’Unione Sportiva di Verona sta facendo:

  • Corpo e Spirito, in una visione olistica della persona, si tratta di tener presente il bene della persona in senso completo, ovvero senza ridurla al benessere del corpo, o all’esercizio fisico, ma anche mentale e spirituale. La situazione attuale evidenzia ancora di più l’esigenza che accanto all’esercizio fisico serve un esercizio della mente, allenata al pensare sano e in questo il cristianesimo è un bacino di senso molto importante.
  • Alzare la qualità della proposta: con la passione che ha immesso Giuseppe Biasi, la proposta US Acli ha aumentato la qualità della proposta, la partecipazione e il senso di appartenenza, e cioè la consapevolezza dell’appartenenza di chi è associato. La consapevolezza è fondamentale, è da coltivare, e significa offrire possibilità formative che alimentano la motivazione. La motivazione è il punto cruciale di chi è poi volontario, per chi esercita un servizio.
  • La contaminazione: a ciò va di conseguenza un altro elemento che sarà essenziale, e cioè la contaminazione tra gli iscritti a diverse discipline sportive. Quindi associati che sono appassionati a diverse discipline sportive trovano negli incontri culturali e spirituali un punto di incontro.
  • Attenzione alla disabilità, integrazione e inclusività. È stato un altro elemento molto importante che è stato attenzionato nei percorsi proposti.
  • I legami con il territorio: questo elemento fa la differenza, crea sinergie anche non formali, collaborazioni e idee. Il territorio diventa luogo di vita e non involucro o scatola dove contenere eventi.
  • La dimensione cristiana dell’ente: US Acli, dove la lettera “C” indica “cristiana”. Si tratta di una risorsa, non di un limite, un bacino di senso e uno stile di accoglienza, a cui non si deve aver paura di appartenere. Non si può chiedere ad un associato la confessione cultuale, questo non è corretto. La questione riguarda chi propone che deve essere consapevole che la sua proposta, sportiva che sia, parte da un orizzonte di fede cristiana. È un punto molto responsabilizzante ma è fondamentale.

Immagino solo minimamente quanto sia limitante questa stagione, ma vi invito a non aver paura di sognare, di avere visioni, perché proprio lo Sport, con il concetto di Corpo e Spirito, sarà una delle vere scommesse del post-Covid. Abbiamo assunto nuove abitudini; quindi, servirà veramente un nuovo impulso, anche ripensato, ma che tocca il corpo e lo spirito in una visione unitaria. Su questo potreste fare la differenza.

Buon Lavoro! »

Nei prossimi giorni saranno disposti ulteriori interventi. Continuate a seguirci!